Il Giro del Belvedere ha inaugurato nel 2024 il suo secondo secolo di storia e punta a una nuova edizione all’insegna dei campioni del futuro. Aperta la sfida alla successione di Gal Glivar, l’Italia non vince dal 2019: l’ultimo fu Samuele Battistella
Il 2024 è stato l’anno che ha introdotto il Giro del Belvedere nel suo secondo secolo di vita. Un’edizione, la numero 85, che ha esaltato il talento di un altro sloveno dal futuro assicurato, Gal Glivar, passato nel frattempo professionista nel World Tour alla corte di Mathieu van der Poel e della Alpecin-Deceuninck.
Un primo sogno realizzato, quello del talentuoso sloveno, cresciuto sull’esempio di Tadej Pogačar, il mattatore del ciclismo mondiale. Se Glivar rappresenta l’ennesimo vincitore della ‘Classica di Pasquetta’ a vedersi spalancata la porta del professionismo, ad aprirsi è invece il dibattito su chi potrà conquistare l’edizione 2025, in programma lunedì 21 aprile a Villa di Cordignano (TV).
Sempre più corsa a vocazione internazionale con gli ultimi quattro vincitori stranieri (Ayuso nel 2021, Grégoire nel 2022, Staune-Mittet nel 2023 e appunto Glivar quest’anno), l’edizione dell’aprile scorso ha evidenziato qualche segnale di crescita anche dai corridori di casa, che non si aggiudicano la corsa dal 2019, quando a vincere fu il veneto Samuele Battistella. Lo scorso anno, alle spalle di Glivar, si sono classificati ben 6 italiani: Donati e Crescioli hanno ottenuto rispettivamente secondo e terzo gradino del podio, seguiti in ordine da Pinarello, Romele, D’Aiuto e Zamperini, laureatosi poi Campione Italiano U23 in linea.
In attesa di rivelare l’elenco delle squadre, la squadra organizzativa della Pro Belvedere è al lavoro per regalare agli appassionati una nuova edizione ad elevata qualità tecnica, tra le asperità delle Conche, del Montaner e lo strappo di Piai della Vigna e un evento che tradizionalmente unisce intere comunità.
“Il Giro del Belvedere è un evento di tradizione e prestigio sotto il profilo tecnico – spiega il responsabile dell’organizzazione Gianfranco Carlet – ma intendiamo lavorare anche sulla promozione di un territorio che ci accoglie da così tanti anni. Stiamo lavorando a un appuntamento che possa regalare una bella esperienza non sono agli atleti ma a tutti gli appassionati che decideranno di trascorrere la giornata di Pasquetta nel nostro territorio e sulle nostre strade”.