Giro del Belvedere – 100 anni di storia
ll giro del Belvedere, che prese il nome dalla villa Mocenigo, nacque nel 1923. Si percorreva allora su strade bianche e polverose e il primo vincitore fu Alfonso Piccin, della squadra di Cordignano.
La seconda guerra mondiale determinò una temporanea sospensione, ma dall’immediato dopoguerra la gara si è sempre disputata regolarmente sulle strade di Villa, in concomitanza con la Mostra dei vini: non era e non è concepibile che le due manifestazioni possano andare disgiunte.
Negli anni ‘60 la corsa si disputò sul breve circuito paesano detto, “il giro del borgo”, ma dall’anno successivo si ritornò al percorso iniziale, che nel tempo è rimasto pressochè invariato e tocca ancor oggi i territori di Villa, Sarmede e Silvella.
Nel 1963 la corsa, precedentemente svolta nel periodo autunnale, trova nuova collocazione temporale nella primavera. Dal 1966 viene svolta costantemente in una data precisa nel calendario, il lunedì dell’Angelo, e per tutti gli sportivi diventa la “classica di Pasquetta”.
Il prestigio della corsa, testimoniato dal valore dei ciclisti che vi partecipano e dal crescente afflusso di pubblico, trova un suo coronamento nel 1983, quando alla gara viene riconosciuto il livello internazionale. Negli anni cresce progressivamente il numero di ciclisti stranieri, provenienti da tutti i paesi del mondo con tradizione ciclistica.
E’ proprio l’accresciuto livello della corsa a indurre gli organizzatori a studiare un percorso più impegnativo. Così, dopo che nel 1985 viene inserita la breve erta che sale fino al paese di Rugolo, nel 1990 abbiamo la variazione decisiva: i ciclisti dovranno darsi battaglia per due volte sulle rampe del Canalet, che da Sarmede portano al borgo di Montaner: sono pendenze a tratti terribili, che arrivano al 20%, simili a qualche celebre “muro” delle Fiandre. Il primo ad onorare con un’impresa vittoriosa il nuovo percorso sarà Alessandro Bertolini, in maglia tricolore.
Scorrendo l’albo d’oro del Giro del Belvedere si incontrano protagonisti di primo piano della storia del ciclismo: ricordiamo Vito Favero, a lungo maglia gialla in un lontano Tour de France, Gianni Giacomini, che vinse qui con la maglia di campione del mondo conquistata l’anno prima, Silvio Martinello, poi campione olimpico, Maurizio Fondriest, iridato tra i professionisti e vincitore di una Sanremo, Ivan Gotti, per due volte in maglia rosa a Milano. E poi ancora Biagio Conte, Yaroslav Popovych, per arrivare alle vittorie più recenti di Stefan Kung, Andrea Vendrame e Samuele Battistella.